Export manager: cosa fa, stipendio e job description

L’export dei prodotti italiani migliora e in molti casi la burocrazia europea si alleggerisce per favorire lo scambio di merci: nasce la figura dell’Export Manager, il cui ruolo è quello di accompagnare un’azienda verso la globalizzazione e il mercato internazionale.
22/09/2022

Le procedure di export dei prodotti italiani si sono velocizzate, la burocrazia europea lascia il posto a uno scambio di merci più fluido, favorendo l’ingresso in un mercato globale e internazionale, senza tralasciare l’apprezzamento per i manufatti e l’artigianalità: questi sono solo alcuni dei tanti i fattori che possono aver influenzato in qualche modo la diffusione della figura dell’Export Manager, ossia di quell’esperto di mercati esteri che accompagna l’azienda lungo il percorso di internazionalizzazione. Ma cosa fa un Export Manager in realtà, qual è il suo stipendio e quali le sue competenze? E come si diventa Export Manager?

 

Export Manager: job description

Il ruolo dell’Export Manager è principalmente quello di gestire l’apertura di un’azienda a uno o più mercati esteri per l’esportazione dei propri prodotti o la fornitura dei propri servizi. Per arrivare a questo punto, nelle varie fasi precedenti c’è bisogno di svolgere una serie di pratiche burocratiche per poter esercitare in quel determinato Paese, di capire quali possano essere le modalità di spedizione e trasporto (nel caso di vendita di prodotti fisici), di definire un business plan per il primo inserimento nel mercato e per le evoluzioni seguenti.

L’Export Manager può essere considerato come un esperto di internazionalizzazione, che dirige tutte queste fasi e offre consulenze all’azienda cliente per guidarla verso le scelte migliori.

Questo significa che per diventare Export Manager, occorre una profonda conoscenza del mercato di destinazione e una fitta rete commerciale locale con cui stringere rapporti duraturi sin dall’inizio. Pertanto, le competenze di un Export Manager devono essere piuttosto ampie:

  • conoscenza del mercato estero;
  • padronanza della lingua correntemente parlata nel suddetto Paese/mercato;
  • profonda conoscenza tecnica dei processi di export e internazionalizzazione;
  • tecniche di marketing;
  • abilità di negoziazione;
  • laurea in Economia e Commercio o Diritto Internazionale (preferibilmente) o comunque dimestichezza su entrambe le tematiche;
  • capacità di instaurare partnership.

Esistono poi Master specifici per diventare Export Manager che aiutano a entrare nel campo non solo a livello teorico, ma anche pratico.

 

Quanto guadagna un Export Manager?

Per un’azienda è piuttosto conveniente assumere un Export Manager. Questo perché una risorsa con esperienza è capace di inserire l’impresa nel mercato internazionale con più facilità rispetto al caso in cui questa debba risolvere tutte le eventuali problematiche man mano che si presentano.

Questo implica inoltre un notevole risparmio, non solo di tempo, ma anche di risorse e di denaro. Per quanto per un Export Manager il salario sia piuttosto elevato, assumere una persona che sa come muoversi nel Paese in cui si intende avviare la propria attività costa sicuramente meno che provare a farlo da soli e senza esperienza nel campo. Per tale motivo, per la posizione di Export Manager lo stipendio netto ripaga piuttosto bene. A questo proposito, gli stipendi medi in Italia vanno dai 30.000€ a 45.000€ e oltre, in base alla grandezza dell’azienda cliente, al mercato target, al tipo di prodotto o servizio venduto e, ovviamente, all’esperienza del candidato.