Journaling: cos'è, come farlo e perché riduce lo stress
In una società sempre più stressata e frenetica il journaling rappresenta un valido strumento d’aiuto per gestire lo stress, utile anche per migliorare il benessere dei dipendenti sul luogo di lavoro. L’interesse nei confronti di questa attività è evidente dal successo di The Anti-Anxiety Notebook un quadernetto dal design minimal e dai colori pastello venduti al prezzo di 38 dollari.
In poco più di un mese ha già venduto 100 mila copie e negli Stati Uniti si sta avviando a diventare un fenomeno social. Il perché è presto detto: frutto del lavoro di un team di 10 psicologi, questo libricino si basa sui principi della psicologia comportamentale e della mindfulness, proponendosi come uno strumento per aiutare le persone ad alleviare i disturbi ansiosi, problemi che secondo le stime colpiscono quasi 40 milioni di americani.
Anche in Italia i fenomeni ansiosi sono aumentati in modo considerevole durante la pandemia: una ricerca condotta online su più di 2.000 italiani ha rivelato che l’emergenza Covid ha causato nel 57% del campione disturbi del sonno, nel 32,1% una forte sensazione d’ansia e nel 41,8% un alto livello di stress. E c’è un altro dato che attesta quanto i problemi psicologici saranno un’emergenza anche in futuro: nel 2021, negli Stati Uniti, i fondi di Venture Capital hanno investito 850 milioni di dollari nello studio e nella creazione di strumenti per la salute mentale, il 73% in più rispetto all’anno precedente.
Che cos’è il journaling?
Il principio di base del journaling è quello del diario, ossia il quadernetto su cui si annotano le impressioni della giornata e che in passato ha avuto momenti di grande popolarità. In queste versioni 2.0, però, il journaling è un’attività guidata: ci sono pagine bianche, ma anche domande a cui rispondere, obiettivi da catturare, azioni da registrare. L’obiettivo è rendere le persone consapevoli delle proprie emozioni e dei propri stati d’animo, aiutandole allo stesso tempo a riconoscere i modelli di comportamento controproducenti.
Con il journaling vengono suggeriti anche esercizi per ridurre la sensazione d’ansia, oppure per modificare i modelli di pensiero che possono favorire la comparsa dell’ansia. Il journaling, d’altra parte, è un’attività studiata a partire dagli anni Ottanta, quindi oggi vanta una solida base di studi scientifici. Alcune ricerche recenti, inoltre, hanno riconosciuto la buona efficacia del journaling per aiutare a trattare sintomi di depressione e ansia, ma anche la sua utilità se inserito all’interno delle terapie per superare alcune tipologie di traumi.
Come fare journaling
Per comprendere come si fa journaling bisogna partire dal valore della scrittura. Mettere nero su bianco le proprie emozioni ha sicuramente il vantaggio di aiutare a fare chiarezza, sgombrare il campo dalle trappole cognitive e consentire di vedere le situazioni con maggiore obiettività. Ma in questo momento in cui tutto è virtuale e le giornate passano in riunioni online, anche l’atto manuale della scrittura su un supporto cartaceo può avere un suo valore terapeutico.
Naturalmente, per ottenere dei risultati tangibili con il journaling bisogna essere costanti e dedicare un po’ di tempo a questa attività, in modo analogo a come si farebbe trovando del tempo ogni settimana per la seduta di uno psicoterapeuta o di uno psicologo. Il vantaggio del journaling è che è indubbiamente meno impegnativo e meno costoso; quindi, può essere uno strumento adatto a chiunque per affrontare i sintomi ansiosi prima che diventino troppo importanti, anche quando non è possibile o non si desidera ancora rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta.
Alcuni esempi di journaling
Il significato di journaling è letteralmente scrivere sul diario, quindi per fare journaling basta prendere carta e penna e cominciare a scrivere, dando libero sfogo ai propri pensieri. All’inizio potrebbe risultare difficile, ma con il tempo è possibile prendere confidenza con questo approccio e mettere nero su bianco i propri sentimenti con maggiore serenità e meno preoccupazioni. Per farlo si possono adottare diverse tecniche come il freewriting, ovvero quando si scrive senza regole qualsiasi cosa viene in mente.
In alternativa è possibile optare per una soluzione più strutturata di guided journaling, utilizzando degli appositi quadernetti che contengono alcuni suggerimenti da seguire per semplificare questa attività, ovviamente scegliendo solo proposte messe a punto da psicologi e psicoterapeuti come The Anti-Anxiety Notebook. Una via di mezzo sono i morning pages, quando ci si prende l’impegno di scrivere tutte le mattine come ci si sente, quali sono le emozioni provate in quel momento e gli eventuali aspetti o accadimenti che stanno causando dei turbamenti.
Il journaling nel mondo del lavoro
Il journaling offre numerosi benefici, infatti secondo vari studi aiuta a dormire meglio, migliora la salute mentale ed emotiva, può aiutare a guarire più velocemente, migliora la salute fisica e contribuisce al mantenimento della memoria nitida e precisa. Il journaling può rivelarsi anche un ottimo strumento per gestire lo stress in ambito lavorativo, in quanto permette di analizzare i problemi da un’altra prospettiva, individuare eventuali situazioni di disagio e capire quando è necessario rivolgersi a qualcuno per ricevere supporto.
Combattere l’ansia con il journaling aiuta anche i candidati ad affrontare meglio i processi di recruitment e onboarding, soprattutto quando si tratta di procedimenti lunghi e complessi che richiedono un impegno elevato e una preparazione significativa. Allo stesso modo, il journaling è un valido strumento per gestire lo stress nelle posizioni di leadership, poiché oltre a migliorare la conoscenza di sé stessi e ridurre l’ansia, questa attività aiuta anche a migliorare il processo decisionale ed evitare errori nelle situazioni più complesse e di maggiore stress.
Ovviamente, lo sviluppo di una leadership di successo non si ottiene soltanto applicando modelli e teorie, ma anche mettendo a disposizione dei propri manager strumenti e competenze indispensabili per sviluppare una personalità proattiva.
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