Top Manager Reputation 2024: il meglio del management italiano

Chi sono al giorno d’oggi i migliori dirigenti in Italia? Anche quest’anno, Top Manager, società nota per il lavoro di studio e analisi nel contesto della reputazione di leader e brand, ha redatto la Top Manager Reputation. La classifica dei migliori dirigenti rappresenta un appuntamento immancabile per scoprire chi siano i manager che, oltre al successo, hanno ottenuto fiducia e considerazione, rivelandosi in perfetta sintonia con le esigenze e le tendenze del momento.
Come viene redatta la Top Reputation Manager?
Per arrivare a ottenere una classifica attendibile e veritiera, Top Manager raccoglie e analizza una serie di dati provenienti da fonti reperibili online, quali possono essere articoli specialistici, reportages, contenuti video e pagine social.
Dati e informazioni vengono analizzati a partire da un modello predefinito, al fine di individuare tutte le sfumature che possono andare a costituire la reputazione di un top manager.
I contenuti analizzati vengono valutati in base a un centinaio di parametri e rivisti più volte, considerando l’importanza e la veridicità della fonte così come gli elementi più emozionali e percettivi.
Cosa significa esattamente “reputazione”?
Si tratta di una forma approfondita di percezione, che influisce sulle decisioni e sulle scelte: è una reazione inevitabile e come tale può essere quantificata.
Nel web, ognuno è libero di esprimersi e di lanciare un messaggio: è così che i messaggi si intrecciano e si sommano, e riescono a dimostrare e a trasmettere una realtà anche diversa da quella dei canali media. L’osservatorio di Top Manager Reputation è stato istituito per individuare e studiare i contenuti multimediali che possono contribuire sia a fare recruitment di figure leader, sia a rivelare i cambiamenti avvenuti nelle aziende in cui operano.
Top Reputation Manager per il mese di febbraio 2024
Nel mese di febbraio 2024, ai primi due posti nella classifica Top Manager Reputation si trovano due dirigenti del settore bancario: Carlo Messina, AD di Banca Intesa Sanpaolo, e Andrea Orcel, CEO di Unicredit recentemente riconfermato. Intesa Sanpaolo ha raggiunto nel 2023 risultati straordinari, impegnandosi significativamente nel sostenere l’imprenditoria, mentre Unicredit ha visto incrementarsi il proprio utile del 50% dimostrando al contempo il proprio sostegno ai dipendenti.
Al terzo posto, immediatamente dopo ai banchieri, si trova il grande maestro della moda italiana Giorgio Armani, che ha firmato l’outfit di parecchi protagonisti del recente Festival di Sanremo.
Al quarto posto troviamo Claudio Descalzi, AD di Eni, che sta portando avanti un importante progetto di decarbonizzazione, seguito dall’AD di A2A Renato Mazzoncini. Salgono di una posizione anche l’AD di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris, che raggiunge il sesto posto, seguito da Pier Silvio Berlusconi, AD di Mediaset.
All’ottavo posto della classifica si trova lo stilista e imprenditore Bruno Cucinelli mentre Matteo Del Fante, AD di Poste Italiane, mantiene il nono posto. Renzo Rosso, stilista e fondatore di Diesel, sale al decimo posto, mentre stabile all’undicesimo posto si trova l’AD di RCS Mediagroup e presidente del Torino Football Club Urbano Cairo. Il dodicesimo posto è di Alessandro Benetton e l’AD di Tim Pietro Labriola sale al tredicesimo posto, seguito da John Elkann, AD di Exor N.V. e presidente di Stellantis, e da Diego Della Valle.
La posizione più alta per le donne top manager spetta a Cristina Scocchia, AD di Illy Caffè, al sedicesimo posto, seguita dall’AD di Luxottica Francesco Milleri, che guadagna una posizione, mentre Miuccia Prada retrocede al diciottesimo posto.
Grazie al record di introiti conseguito da Renault, sale di tre posti l’AD Luca De Meo, ottenendo il diciannovesimo posto, in ascesa anche l’AD di Snam Stefano Venier, che ha recentemente presentato il piano aziendale fino al 2027, e che si trova al ventesimo posto.
I top manager e la comunicazione social
Per gli executive che lavorano in Italia, la presenza social è piuttosto importante: più o meno tre dirigenti su quattro frequentano le piattaforme più note. La preferenza assoluta è per Linkedin mentre X (Twitter) e Instagram sono poco frequentate e neanche la metà dei manager ha una pagina personale su Wikipedia.
C’è anche qualcuno del tutto inattivo per quanto riguarda i social, e qualcuno che si limita a interagire con i contenuti pubblicati da altri. In generale, la comunicazione via social riguarda in prevalenza i successi ottenuti, le iniziative e i progetti.